Sembra che tutto ciò nasca dalla possibilità di riconoscere il limite e il fallimento.
Il sentimento di VULNERABILITA' è quindi da proclamare come diritto dell'uomo, che va espresso e garantito remando contro qualsiasi principio di eccellenza. Negare, nascondere la propria vulnerabilità è equivalente a negare la propria parte vitale, non si possono provare delle emozion i selettivamente, il corpo non può selezionarle e nel non viverle è negata la vitalità della propria essenza. Se invece vengono accettate tutte come pacchetto di vulnerabilità, allora si può stare in uno stato vitale, in un atteggiamento di dignità, di grande accettazione, riconoscimento di questa parte in quanto essenziale, fondante, intensa.
La necessità di guardare alla vulnerabilità con dignità è un primo step per superare la paura che può abitare dentro di noi di incontrarla.
“La nostra libertà non è incondizionata ma è vincolata alle leggi di Natura cui l’essere umano non sfugge.
La PSICOLOGIA, prima che metodo per la cura dei disturbi mentali, è la scienza che studia le condizioni emotive e relazionali, che permettono la sopravvivenza della specie.
Se non le conoscesse, non le potrebbe studiare.
Occorre una prospettiva in grado di restituire all’uomo la sua scomoda ma splendida complessità, e indicare le condizioni necessarie per la realizzazi one della sua umanità.”
G. Mieli